Omicidio di Oleggio: dal carcere il presunto assassino continua a non parlare

Il 64enne Vincenzo Lasco finora non avrebbe detto una parola in merito all'omicidio del castellettese 45enne Michele Bonetto (nella foto) che lo vede al momento come unico sospettato. Lasco era già ben noto alle forze dell'ordine per una serie di precedenti e trascorsi giudiziari per fatti di droga. Di recente aveva subito una condanna in primo grado per tentata estorsione, porto abusivo di armi e spaccio. Al momento è in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto che avverrà nei primi giorni della settimana.

Il fatto

La tragedia si è consumata nel pomeriggio di venerdì 28 aprile a Oleggio, in via Fratelli Cantoni 4, sul pianerottolo del condominio in cui Lasco, originario di Castelletto come la vittima, risiede da qualche anno. La vittima è morta poco dopo essere stata colpita da un'arma da taglio, probabilmente un coltello. Arma del delitto che al momento pare non essere stata ancora trovata.

I carabinieri giunti sul posto hanno prelevato Lasco e lo hanno scortato sull'auto per poi condurlo in carcere a Novara, dove si trova tuttora.

In casa dell'uomo hanno anche trovato circa 80 grammi di cocaina, motivo per cui ora su di lui  grava anche l’imputazione di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. E proprio la droga potrebbe essere alla base di tutta la vicenda.

I Carabinieri intanto, coordinati dal pm Nicola Serianni, continuano a lavorare alla ricostruzione dell'accaduto, sfociato in un epilogo tanto tragico. Si seguono più piste e le indagini si stanno svolgendo a 360 gradi cercando di non trascurare nulla, anzitutto le ragioni per cui venerdì pomeriggio Bonetto si è recato a casa di Lasco. Si parla di un possibile regolamento di conti che vedrebbe protagonista la figlia della vittima ma al momento nessuna ipotesi è stata confermata.