Il caso

Fauna selvatica, a Novara si fa il punto: nel 2022 abbattuti 1.349 cinghiali

In percentuale, la maggior parte degli ungulati sono stati eliminati dai cacciatori dell'Atc

Fauna selvatica, a Novara si fa il punto: nel 2022 abbattuti 1.349 cinghiali
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Un incontro importante quello che si è tenuto nei giorni scorsi a palazzo Natta e che ha coinvolto le aziende agricole provinciali, che si sono lamentate negli ultimi mesi della massiccia popolazione di ungulati che danneggiano le colture.

Il punto sui daini

Nella mattinata dello scorso 5 dicembre, a Palazzo Natta, il consigliere provinciale delegato a Caccia e Pesca Arduino Pasquini ha incontrato i rappresentanti delle associazioni agricole provinciali per fare il punto sulla popolazione dei daini nel Medio novarese e sui danni da questa arrecate alle coltivazioni. La Provincia ha informato di aver affidato il censimento a una società specializzata per arrivare a un’esatta definizione dei numeri: il lavoro dei ricercatori è attualmente in corso e sarà un elemento fondamentale sul piano scientifico per poter valutare le future azioni di controllo all’interno del nostro territorio.

1.349 i cinghiali abbattuti

L’incontro ha rappresentato inoltre l’occasione per la Provincia per fornire dati riguardanti gli abbattimenti di cinghiali effettuati nel Novarese da parte degli agenti della polizia provinciale e degli organismi autorizzati dall’inizio dell’anno alla data della riunione. Questi ammontano a un totale di 1.349, dei quali 219 a cura del personale provinciale, 212 effettuati dai tutor autorizzati, 789 dall’ambito territoriale di caccia e 129 eseguiti all’interno delle riserve faunistiche.

Il commento del consigliere Pasquini

Il dato degli abbattimenti – afferma il consigliere Arduino Pasquini – risponde in maniera positiva alle aspettative del Novarese, soprattutto in considerazione del fatto che, pur con ridotte disponibilità in termini di organico da parte della stessa Provincia, per un 2022 non ancora concluso, siamo passati dai 1.000 capi abbattuti lo scorso anno agli attuali 1.350. Alla luce di ciò vorrei rivolgere un particolare ringraziamento ai nostri agenti, che nonostante le difficoltà numeriche del Corpo, riescono tuttavia a essere presenti e operativi in un territorio veramente molto vasto e complicato sul piano della morfologia geografica”.

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