Il caso

Novara, neonata abbandonata in Ucraina dopo maternità surrogata: prima udienza

Una vicenda venuta alla luce nel 2021: lo scorso 10 aprile sono stati ascoltati i primi quattro testi

Novara, neonata abbandonata in Ucraina dopo maternità surrogata: prima udienza
Pubblicato:
Aggiornato:

Prima udienza al Tribunale di Novara per la vicenda della bimba nata in Ucraina con tecniche di maternità surrogata e poi abbandonata dai genitori biologici.

La vicenda

Nel novembre del 2021 la piccola di 15 mesi, è stata rimpatriata con una operazione gestita dallo Scip (il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia) e il coordinamento della magistratura. La vicenda era stata resa nota nel mese di agosto sempre del 2021.

Una coppia italiana, residente nel Novarese, si era recata in Ucraina nell’agosto ma del 2020, in una delle parentesi concesse dal Covid per gli spostamenti aerei, per coronare il desiderio di avere un figlio attraverso una madre surrogata. Dopo il riconoscimento della bambina, la coppia è rientrata però in Italia, affidando la piccola ad una baby-sitter reperita sul posto attraverso un’agenzia interinale. La balia, non avendo avuto più notizie dai genitori e neanche il compenso pattuito, anche per il sostentamento della bambina, si era rivolta al consolato italiano per denunciare il fatto.

La madre aveva spiegato di non sentire la bambina come sua figlia.

Nella scorsa estate era stato rinviato a giudizio per abbandono di minore il padre biologico della bimba e archiviata la posizione della madre, ma la procura aveva fatto appello contro questa decisione.

La piccola intanto era stata affidata a una famiglia novarese.

La prima udienza

Nell’udienza di mercoledì 10 aprile, sono stati ascoltati i primi quattro testi, tra cui l’ufficiale della Guardia di Finanza che aveva operato con l’Ambasciata italiana a Kiev e con il Consolato, per stabilire le motivazioni dell’abbandono della bimba. una deposizione che ha ricostruito le varie fasi di indagine e verifica.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali