Il caso

La protesta di una aronese: "Il sottopasso Vevera? Non è per nulla sicuro"

Il traffico è aumentato e il passaggio nella strettoia sembra essere sempre meno agevole

La protesta di una aronese: "Il sottopasso Vevera? Non è per nulla sicuro"
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La protesta di una aronese per la situazione che si è venuta a creare all'altezza del sottopasso sul Vevera, con una viabilità da modificare e l'urgenza di installare delle telecamere.

"Il sottopasso non è sicuro"

Bisogna fare qualcosa per la sicurezza di quel tratto di strada, il Comune intervenga". L’aronese Iryna Galchuk è decisamente inviperita per quanto sta accadendo da qualche mese a questa parte all’altezza del sottopassaggio Vevera, a poche centinaia di metri dall’uscita del parcheggio Metro Park. Transitare attraverso la strettoia del sottopassaggio ferroviario sta diventando infatti sempre più difficoltoso.

L'installazione delle telecamere è urgente

"Da quando è stato aperto il supermercato Lidl - racconta la donna - passare di lì con la macchina è diventato un problema. Racconto ciò che è accaduto a me circa un mese fa, ma gli episodi sono frequenti e non solo io vivo queste difficoltà. Stavo attraversando in auto il sottopassaggio, quando all’improvviso dalla direzione opposta - e quindi in contromano - è arrivato un ragazzo che viaggiava su un monopattino. Con le mani teneva le borse della spesa e barcollava visibilmente. Per evitare di investirlo ho dovuto sterzare e ovviamente la mia auto è finita contro il muretto del sottopasso, riportando danni che ovviamente nessuno mi ha risarcito. Perché il ragazzo in questione è fuggito e non sono riuscita a rintracciarlo e i carabinieri mi hanno detto che non possono fare nulla in questi casi. Ho provato più volte anche a contattare il comando della polizia locale per chiedere un loro intervento. Se si piazzassero almeno delle telecamere l’area sarebbe più sicura".

Il problema della sicurezza

Il problema non sembra limitato solamente a una questione di una nuova viabilità da riprogettare dopo l’insediamento del nuovo supermercato. "Chiaramente d’estate, con i turisti dei campeggi, la questione diventa più problematica - continua la donna - ma spesso da quelle parti alcuni gruppi di ragazzi si riforniscono di alcol nei supermercati della zona e poi stazionano nei dintorni mostrandosi aggressivi nei confronti di chi passa. Ad agosto ad esempio un uomo che passava di lì con la macchina è stato aggredito dai ragazzi ai quali aveva chiesto di spostarsi da in mezzo alla strada. Gli hanno lanciato una bici addosso, hanno danneggiato la macchina e gli hanno tirato un pugno, rompendogli il setto nasale. Che cosa aspettano le autorità per intervenire installando una telecamera?".

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