Il caso

Palazzetto di Castelletto: "Non rischia di crollare, lo dicono i tecnici"

Il primo cittadino illustra i risultati dei complessi esami che sono stati effettuati sulla struttura

Palazzetto di Castelletto: "Non rischia di crollare, lo dicono i tecnici"
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Palazzetto di Castelletto Ticino: dopo l'avvio delle indagini e il sequestro preventivo il Comune illustra i risultati delle analisi effettuate sulle fondamenta.

Il sindaco mostra il risultato delle analisi sulla struttura

Il sindaco Massimo Stilo ha illustrato pubblicamente nei giorni scorsi i risultati degli accertamenti tecnici effettuati sulle fondamenta del palazzetto dello sport. Al suo fianco in sala consiliare c’erano il vicesindaco Vito Diluca, l’assessora Alessandra Zarini, gli avvocati dello studio Correnti Carla Zucco e Marco Paffoni e gli esperti della Dp Ingegneria Matteo Pierami e Giacomo Lencioni. La maxi struttura inaugurata nel 2005, e costata oltre 6 milioni di euro, era finita sotto i riflettori della cronaca locale e non solo in seguito al blitz dei carabinieri forestali del 2019 e alla conseguente ordinanza del sindaco che di fatto sigillava il palazzetto in via precauzionale. A luglio del 2020 la Procura aveva quindi disposto il sequestro preventivo dello stabile, in attesa dell’esito delle verifiche strutturali richieste al Comune.

Il risultato delle analisi

"Dal momento che mancavano alcune carte relative alla progettazione delle fondamenta - ha detto Stilo - abbiamo dovuto conferire a Dp Ingegneria l’incarico di effettuare delle indagini integrative. Nel corso di questi mesi sono state condotte quindi delle indagini geologiche con prove di compressione e altri esami sulle fondazioni. L’esito di questi rilievi è stato messo in relazione con le normative in vigore all’epoca della costruzione e con le leggi attuali. Il risultato è che sono stati evidenziati dei “normali assestamenti” e che è stato escluso qualsiasi pericolo di crollo. I pali delle fondazioni risultano avere una portata sufficiente a escludere in modo assoluto questa eventualità. Tuttavia il coefficiente di sicurezza non è adeguato ai valori minimi richiesti dalla legge, e per questo motivo al momento attuale non è possibile rilasciare l’idoneità statica per il palazzetto. Ciò che mi preme evidenziare però, è che quella struttura non rischia - né ha mai rischiato - di crollare, come qualcuno invece ha sostenuto. Come Comune abbiamo fatto ricorso da tempo, ben prima dell’intervento dei carabinieri, agli strumenti a nostra disposizione per monitorare le crepe e i cedimenti. Già nel 2015 avevamo attivato un sistema autonomo di controllo sulla struttura e gli esiti delle analisi di Dp Ingegneria oggi non fanno altro che confermare quei risultati".

Occorrono dei lavori per poter riaprire la struttura

A questo punto quindi il Comune si trova con uno studio tecnico che conferma l’assenza di rischi di crollo, ma per riaprire la struttura dovrà prima effettuare tutta una serie di lavori sulle fondamenta che potrebbero essere particolarmente onerosi. "Al più presto daremo l’incarico per un progetto che consenta di rendere nuovamente efficiente quel palazzetto - ha proseguito il primo cittadino - non sappiamo quanto potrebbe costare questo intervento di adeguamento, perché le variabili sono molte, ma se necessario cercheremo anche dei fondi da enti esterni per poter riaprire la struttura".

Le novità sul fronte del tribunale

Al di là degli aspetti tecnici però, per la questione sono tuttora in corso un’indagine penale e anche una causa civile che vede su fronti opposti il Comune, l’Immobiliare Bim in qualità di proponente del progetto di edilizia convenzionata, i costruttori e i progettisti. E se gli ingegneri che hanno effettuato le analisi sulle fondamenta escludono “anomalie” nei materiali utilizzati (questa era una delle ipotesi sollevate dagli inquirenti, ndr), resta aperta la partita della causa civile. "La causa - ha detto l’avvocato Carla Zucco, che rappresenta il Comune in tribunale - è iniziata tanti anni fa con un accertamento tecnico preventivo sulla struttura che già allora evidenziava alcune crepe. Ora il procedimento si avvia alla conclusione e stiamo cercando di trovare un modo, districandoci tra i tempi tecnici e i tempi giuridici del caso, per inserire gli esiti di questo importante studio nelle carte della causa. Ad ogni modo prevediamo che sul versante penale tutte le accuse o le ipotesi di reato prospettate nei confronti del Comune saranno smontate". "Avevamo la sensazione che non ci fosse alcun pericolo di crollo - ha ribadito il sindaco - ora ne abbiamo la dimostrazione concreta".

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